
Che sia cambiato il mercato lo abbiamo notato tutti anche per quanto riguarda la vendita, sempre più su internet, con aziende ( di cui non faccio il nome ma facilmente intuibili ) che vendono su piattaforme web di e-commerce con specifiche logistiche che fanno consegne in ogni parte del globo in tempi molto rapidi e sicuri. Negli ultimi tempi si sono inserite anche società nate da start-up molto avveniristiche che riescono a consegnare a casa piatti di noti chef stellati provenienti da ristoranti a 5 stelle. Negli Stati Uniti ,fra poco anche in Italia , si sono cominciati a consegnare pacchi con il sistema dei droni. La logistica prepara la spedizione e al posto del fattorino e del furgone si muovono nell’aria questi apparecchi teleguidati che arrivano fino a destinazione . In un mondo in cui la rapidità rappresenta l’esasperazione questo nuovo modo di consegnare affascina e interessa. Non metto in dubbio che arriveremo a utilizzarlo anche qui ma per ora non essendoci una normativa specifica tutto per ora è più complicato. La comodità di ricevere a casa la merce è interessante ma secondo me ha una limitazione: Limita il gusto di una libreria e del contatto e del profumo dei libri e della stampa, limita la gioia di toccare e apprezzare la morbidezza di un tessuto , di sedersi e gustare un buon vino o una buona birra in locale tipico e soprattutto mangiare in un ristorante servito al tavolo e consigliato nei piatti e negli accoppiamenti . Credo quindi che l’innovazione è ben venuta ma che la stessa non debba azzerare le soddisfazioni che solo i sensi portati al pieno esercizio possono dare.