
Oggi il consumatore è sempre più orientato al digitale sia nei media normali che quelli più sofisticati e utilizza queste forme di comunicazione non solo per la normale dialettica fra persone ma anche per dare giudizi e a invogliare i componenti del suo clan ad orientare gli acquisti in una certa direzione. Questo consumatore 4.0 sostituisce i suoi messaggi comunicativi a quella che è la classica pubblicità. Ha più risultato in termini di convincimento un giudizio proveniente da amici, familiari o Twitter followers che non da 10 spot pubblicitari . In questa dinamica l’Agente di Commercio deve essere 4.0 e inserirsi nel meccanismo stimolando le imprese rappresentate a utilizzare questi mezzi di comunicazione in maniera massiccia coinvolgendo nell’azione l’agente stesso.Si tratta di usare innovazioni che velocizzano i rapporti e quindi anche gli acquisti. Una giusta integrazione fra vendita classica e vendita online permette di raggiungere un maggior numero di possibili clienti e quindi di incrementare i fatturati. Inoltre si possono più facilmente informare i consumatori sulle caratteristiche del prodotto, sulle sue qualità che una vendita spesso non assistita non può dare. Con questo approccio al mercato si può parcellizzare il mercato creando il cliente adatto al nostro prodotto, si possono diversificare anche i prezzi in base alla zona e al tempo di inserimento sul mercato. I prezzi possono fluttuare anche in base alla richiesta del mercato. Insomma il mercato del futuro è fatto più di passa parola che di pubblicità ed è fatto più da stimoli indiretti che da reali necessità, sviluppare il desiderio per poterlo poi appagare. In questo contesto il ruolo dell’Agente di Commercio sarà quello di seguire l’azienda in questa complessa e totale collocazione sul mercato e sempre meno da una vendita cliente cliente . E’ chiaro che in questo contesto cambierà anche la valutazione retributiva e il modo di calcolarla. Sarà una sfida importante e la formazione sarà alla base del futuro della professione.