
Un dato che sembra positivo è in realtà la conferma che i consumi continueranno per ora ad essere compressi. Quando una famiglia per paura del futuro tende ad aumentare la propensione al risparmio non immette nel mercato la liquidità necessaria a far girare l’economia. In pochi mesi la percentuale media di risparmio è passata dal 9,6% all’ 11,8% con questo risultato si torna al risparmio prima della crisi ma in un momento di ristagno economico la liquidità dovrebbe essere immessa sul mercato in maniera molto più forte mettendo fiducia nel motore delle attività economiche.Questi dati nel medio periodo significano possibili investimenti nel mercato immobiliare e in quei settori di consumo durevole a scapito delle vendite nel commercio di uso e in quello giornaliero. Significa che la borsa della spesa sarà sempre più leggera a vantaggio del mondo o dell’effimero o della lunghissima durata. Un paese con economia equilibrata riduce in parte il risparmio e spende più costantemente nell’arco del mese in tutti i settori merceologici. Dobbiamo tutti tranquillizzare il mercato e orientarlo su consumi continui e mirati ma costanti.