
Nel mondo moderno si definiscono consumi tutte quelle necessità o personali o familiari o aziendali che soddisfano esigenze del momento o in tempi medio brevi. Ci riferiamo ai consumi quando andiamo a valutare se un mercato è attivo o passivo e quanto in generale l’economia sia in buono stato. Ma poco ci preoccupiamo di capire da dove vengono e dove vanno questi consumi. Dobbiamo pensare che quando un acquirente ( sia che sia un semplice cliente che un azienda ) quando acquista è necessariamente in uno stato di grazia che lo porta a soddisfare sue esigenze. E’ ancora più soddisfatto se questo acquisto è determinato da una emozione forte che lo guida e lo indirizza. Se abbiamo prodotti validi e ne siamo consapevoli al pubblico non deve solo arrivare una buona spiegazione delle qualità ma anche che queste generino una aspettativa di emozione, anche irrazionale ma che continui anche oltre l’acquisto specifico. E’ compito non solo del marketing ma anche e soprattutto di chi si dedica alla Comunicazione esprimere concetti, immagini e contenuti che portino all’Emozione con la E maiuscola. Lo scopo è che l’emozione provata sia duratura nel tempo e che generi delle relazioni stabili con il cliente che lo porti a ricomprare articoli legati a quel brand che lo ha così emozionato. Spesso leghiamo a qualità, affidabilità e serietà il successo di una azienda o di un prodotto di quell’azienda sottovalutando le emozioni che stimolano interesse in chi acquista. L’uomo vive di emozioni e anche nel mercato sono determinanti nel successo della vendita.